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Luigi ha patito inutilmente la sete prima di fare la TAC e ora appare fortemente scoraggiato. In ospedale ci sono diversi tipi di pazienti, tutti diversi, ma tutti accomunati da una profonda dipendenza dai medici.
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Nonostante l'Italia sia uno dei Paesi con la più alta densità di eccellenze enogastronomiche, il cibo che viene distribuito ai pazienti ricoverati negli ospedali è di bassa qualità e non soddisfacente.
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Il problema del cibo in ospedale continua ad assillare Amed, tanto da fargli pensare che la ragazza del vitto non sia mai esistita e che anche al di fuori dell'ospedale lui e gli altri pazienti vivranno nell'infelicità alimentare.
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Amed è fermamente convinto che una sana alimentazione e una dieta ferrea priva di cibo spazzatura siano un aiuto fondamentale per sconfiggere il cancro.
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Amed prevede il futuro di Luigi dopo la malattia. Luigi seguirà una dieta vegana e andrà da medici non tradizionali. Dovrà imparare a vivere su una linea verticale.
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Ci sono degli episodi e dei momenti che segnano il passaggio dall'età adulta alla terza età. Luigi ce ne descrive alcuni. Marcello, invece, prova una forte nostalgia per la sua trattoria e per il suo lavoro.
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In ospedale si parla ancora di cibo e Marcello caccia via l'addetto al cibo che stava portando ai pazienti il pranzo. Luigi, poi, ci svela la quarta cosa che ci dice che un uomo è diventato anziano.
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La mamma di Riccardo ha preparato tutti i cibi che piacciono al figlio, ma ignora totalmente che Riccardo non riesca ad ingerire nulla per via del sondino. Luigi si sente meglio e ha ripreso a mangiare.
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Un'altra delle regole non scritte di un ospedale è che il televisore del vicino di letto è sempre più bello. Il sacerdote è ancora in ospedale e sta attraversando una crisi.
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Un medico preferisce recitare una lirica di Baudelaire, piuttosto che ascoltare il paziente. Luigi riceve il risultato dell'esame istologico.
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La dottoressa sembra fiduciosa, ma consiglia comunque a Luigi di fare un passo alla volta perché il percorso per sconfiggere il tumore sarà lungo. Anche Elena parla con la dottoressa e subito dopo va in camera ad abbracciare Luigi.
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Il valore dell'emoglobina è importantissimo per la vita di un paziente. Per alcuni, è sufficiente raggiungere il valore minimo accettabile per riuscire almeno ad andare al bar dell'ospedale.
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Luigi sfida se stesso e va oltre il corridoio, fino ad arrivare al bar. Una volta tornato, la sua mente è affollata da pensieri.
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Luigi non vede l'ora di uscire dall'ospedale e sogna di fare un brindisi per festeggiare. Amed infrange subito il suo sogno.
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Quando il medico dice di seguire una dieta, elenca una serie di alimenti da evitare e di abitudini da cambiare. Ma sarà facile? Alla fine, c'è sempre un modo per resistere alle tentazioni.
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Sarà un sogno o sarà la realtà? Amed continua a sognare il suo funerale e anche qui la gente continua a pensare che fosse un migrante. Quando si sveglia la realtà lo pone di fronte ad una notizia.
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Preso dalla paura, Amed si prepara ad uscire dall'ospedale e Luigi parla coi medici quando va a togliere i punti. Dopo il ricovero, viene informato delle possibili conseguenze dell'operazione e del vaccino. Tutto sommato, poteva andare peggio.
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Siamo ai saluti e Amed dice di non essere pronto per lasciare l'ospedale. Fra promesse e abbracci però, sembra veramente essere arrivato il momento.
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Riccardo è molto giù e sua madre cerca le parole giuste per farlo rialzare. Anche Barbieri cerca argomentazioni convincenti mentre parla con Giusi e a Luigi viene inaspettamente comunicato che potrà essere dimesso. Ma a quali condizioni?
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A Luigi viene fatto un elenco piuttosto lungo sulle possibili controindicazioni del farmaco che gli è stato dato, tuttavia Barbieri gli comunica che è pronto per essere dimesso. L'unica cosa che gli viene consigliata di fare è di non far vedere la TAC solo all'oncologo.
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Barbieri e Zamagna si confrontano sulle rispettive professioni di chirurgo e oncologo. Ognuno difende il proprio lavoro sminuendo quello dell'altro. La discussione si fa accesa e qualcuno li vede mentre si azzuffano in corridoio.
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Questa è una riflessione sul fatto che ognuno, in Italia,vorrebbe stare da un'altra parte. Sulla superficie sembra tutto meraviglioso ma in realtà le uniche persone felici sono quelle contente di stare nel posto in cui si trovano.
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Continua la riflessione di Luigi e in questo monologo condivide la sua esperienza con la malattia. Ora le cose sono cambiate, ma non necessariamente in peggio. Tutto insegna, basta fare un passo alla volta.
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Quando a Luigi è stato detto che aveva un tumore, ha vissuto ogni momento come se fosse un dono inaspettato. Tutto quello che poteva fare dopo quella notizia era fare un passo alla volta.
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