Purtroppo Manuela scopre la triste realtà e le conseguenze sono catastrofiche.

Manuela è sempre più convinta che Paolo sia un uomo d'affari spietato. Natoli è rassegnato e alla fabbrica scoppia la protesta.

Alla Tognana tira una brutta aria, un'aria da doppiogiochista. Mentre Paolo ignora ancora cosa si trama alle sue spalle, per fortuna Natoli è sempre al suo fianco.

Paolo deve adoperare tutto il suo ingeno per scoprire cosa sta succedendo all'interno dell'azienda. Quando Paola fa capire a Salmastri che farà per di tutto per imperdire che il suo piano venga attuato, Salmastri ha già in mente qualcos'altro.

Paolo e Natoli hanno qualche difficoltà a raggiungere la fabbrica, ma quando finalmente ci riescono, la situazione è già fuori controllo.

Paolo, con l'aiuto di Natoli, riesce a salvare tutti i lavoratori che esprimono a suon di rime il loro riconoscimento. Dopo aver festeggiato questo successo, Paolo si reca al cimitero per una visita al fratello Aldo.

E alla fine scopriamo cosa è successo ad Aldo e alla moglie durante l'uragano. Non sappiamo se il lieto fine ci sarà per tutti, ma di certo ora sono tutti felici.

Pier Paolo Pasolini parla della sua storia. Comincia raccontando da dove viene e parlando del rapporto che aveva con suo padre.

Pasolini racconta del suo primo libro di poesie e di come il fascismo abbia influenzato la sua vita e le sue scelte attraverso l'esilio friulano.

In questa interessante intervista Pier Paolo Pasolini parla di come la lingua italiana si stia trasformando.

Un artista è sempre controverso e Pier Paolo, in qualità di artista, sottolinea la sua opposizione alla lingua italiana del tempo che stava vivendo.

Pasolini ci racconta qual è il suo modo di fare cinema e come lo interpreta lui, e spiega quale è il concetto dietro il film "Accattone".

Mentre Pasolini gira delle riprese, gli viene chiesto cosa ha rappresentato il neorealismo in Italia. Sentiamo qual è il suo punto di vista e cosa racconta della storia dell'italiana nel suo panorama culturale.

In questa intervista, a Pasolini viene chiesto se crede nello sviluppo e nel progresso. Gli viene anche chiesto in che modo trae ispirazione dal Vangelo e sentiamo qual è la visione delle cose del mondo dello scrittore.

Pasolini non vuole parlare dei suoi nemici, ma ci dice invece quali sono le persone che ama di più. Racconta anche di come i suoi film d'elite fossero in realtà una polemica contro la cultura di massa.