Le ultime scene del film La porta del Cielo vengono girate all'interno della Basilica di San Paolo fuori le mura. Proprio lì fu girata l’ambientazione della chiesa di Loreto. Ma trattandosi di una chiesa, la troupe cinematografica era costretta a seguire delle regole severissime e i frati avevano il compito di sorvegliare le riprese, ma spesso, poi, veniva scambiati per comparse.

Durante le riprese de La porta del cielo, De Sica dovette affrontare dei momenti pericolosi con le truppe tedesche e riuscì a salvarsi grazie alla sua astuzia. La troupe continuava a stare al riparo nella Basilica, ma il loro comportamento era tutt'altro che consono ad un luogo sacro.

Il 23 marzo 1944 i Gruppi di Azione Patriottica attaccano una compagnia di Polizei SS in Via Rasella a Roma. Per rappresaglia, il giorno successivo, un plotone tedesco giustizierà 335 italiani alle Fosse Ardeatine. Gli attori che stavano recitando al teatro Quattro Fontane assistono a tutto ciò, ma trovano il modo di salvarsi. De Sica viene successivamente portato da un generale fascista che chiede spiegazioni sulle tempistiche del suo film e sui componenti della sua troupe.

Il generale consegna una lettera del ministro Goebbels indirizzata proprio a De Sica, in cui il ministro in persona gli chiede di trasferirsi a Venezia per partecipare alla rinascita del cinema italiano e fascista. De Sica resta dapprima spiazzato da questa richiesta, ma poi usa il pretesto della cinematografia vaticana che lo costringe a restare a Roma, proprio per volere di Sua Eminenza, monsignor Montini.

Il 4 e il 5 giugno 1944 le truppe americane riuscirono a superare le ultime linee difensive dell'esercito tedesco ed entrarono a Roma senza incontrare resistenza, ricevendo l'entusiastica accoglienza della popolazione romana. Vittorio De Sica riuscì così a portare a termine il suo film, La porta del cielo. In sottofondo, ascolterete una delle canzoni italiane più note e più cantate (cantata anche da Vittorio De Sica), Parlami d'amore Mariù.

La perdita di una persona cara provoca dolore e tristezza. Marika ci insegna alcuni vocaboli che possiamo usare per esprimere le emozioni o per consolare qualcuno, ma anche per organizzare la cerimonia per la persona defunta.

Nella seconda parte sui vocaboli che riguardano la perdita di una persona cara, vediamo quali sono le parole importanti per supportare chi sta soffrendo e per aiutarlo a trovare la forza per andare avanti.

Impara i vocaboli più usati nel periodo di Natale.

In questo periodo di festività è molto comune scambiarsi gli auguri e sentir dire "Buon Natale!". In Italia, da nord a sud, ci sono molte tradizioni e molte cose tipiche delle feste, impariamone alcune.

E dopo gli auguri di Natale, ci sono quelli per il nuovo anno. Vediamo come si saluta il vecchio anno e quali tradizioni ci sono per accogliere quello nuovo. Buon anno!

Dopo le abbuffate delle feste, è arrivato il momento di rimettersi in forma. Ascoltiamo cosa insegna Marika sui vocaboli relativi alla dieta per avere uno stile di vita più sano.

In questa seconda parte dedicata alla dieta, Marika parla di calorie, proteine e fibre cercando di approfondire come seguire un'alimentazione equilibrata facendo anche spuntini e merende e integrando anche attività fisica.

In questo video, Marika ci parla del supermercato e dei vocaboli che possiamo usare per fare la spesa e comprare i beni di prima necessità, ma anche tanto altro.

In questa seconda parte dei vocaboli che ruotano intorno al supermercato, capiamo meglio cosa ci serve per andare a fare la spesa.

Dopo aver controllato le offerte sul volantino, continuiamo il viaggio all'interno del supermercato per vedere come sono organizzati i reparti, come vengono distribuiti i prodotti e come viene esposta la merce.