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Da dove viene il nome camposanto? E perché la calotta emisferica del Battistero di Pisa ha due lati ricoperti di materiale diverso? Queste e altre affascinanti spiegazioni sono raccontate da Alberto Angela.
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Nel Camposanto, che ospita un bellissimo cimitero monumentale, sono conservati numerosi sarcofagi romani ritrovati in seguito alla riscoperta della necropoli di età romana. Tutti i sarcofagi hanno qualcosa da raccontare e riescono ancora oggi a trasmettere un'emozione.
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Dopo parecchi interventi di restauro, il Giudizio Universale di Buonamico Buffalmacco è tornato nel Camposanto Monumentale di Pisa. Si tratta di un’imponente scena in cui i dannati e i beati sono sovrastati dalla Vergine e da Cristo Giudice, circondati dai dodici apostoli e da una gloria di Angeli che, reggendo i simboli della Passione, rievocano il sacrificio come fondamento per la salvezza dell'uomo.
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Il Giudizio Universale che ci troviamo davanti è una fotografia del Medioevo. I peccatori sono raffigurati in quattro diverse bolge e sono sottoposti a delle torture indicibili.
Difficoltà: Intermedio
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Le mura della città di Pisa sono, curiosamente, più grandi della città medievale stessa. Pisa, inoltre, ospita tre università di prestigio internazionale. Per conoscere tutte queste informazioni, guardate l'ultima parte del viaggio dedicato ad una delle più belle città d'Italia.
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Il viaggio con Alberto Angela ci porta nelle Langhe. Un paesaggio fatto di colline e vigneti ha reso questo territorio patrimonio dell'Unesco. Vini d'eccellenza, nocciole e tartufo rendono famosa questa terra.
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Il castello di Grinzane appartenne, nella prima metà del XIX secolo, alla famiglia di Camillo Benso, conte di Cavour. Camillo Benso, allontanato da Torino, decide di sperimentare proprio nelle cantine del castello la produzione del famoso vino barolo. Usò delle tecnologie innovative e le regole che adottò per l'invecchiamento del vino sono usate ancora oggi.
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Il castello di Grinzane ospita il Museo della civiltà contadina all'interno del quale è possibile ammirare il monumentale torchio a leva, utilizzato dai nostri antenati per la produzione del vino.
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Il viaggio prosegue in Piemonte, alla scoperta della Fortezza di Fenestrelle: una grande muraglia, costellata da più opere fortificatorie, posta a sbarramento della valle del Chisone contro le invasioni straniere.
Difficoltà: Intermedio
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Siamo sulle Dolomiti, le montagne più belle del mondo, abitate fin dall'età del bronzo. Alberto Angela ci parla delle vette più alte, di come raggiungerle e del forte legame che da sempre c’è fra l’uomo e queste vallate.
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Alberto Angela si aggira nella foresta di Paneveggio, dove cresce l'abete rosso. Si racconta che Stradivari in persona si aggirasse nella foresta di Paneveggio alla ricerca degli alberi più idonei alla costruzione dei suoi violini.
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Alberto ci spiega come dalla realizzazione delle tavole, ricavate dagli abeti rossi della foresta di Paneveggio, vengano costruiti strumenti musicali. Successivamente, ci mostra come la foresta di Paneveggio sia stata un esempio di perfetta collaborazione tra uomo e natura.
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Alberto Angela ci svela l'origine del nome "Dolomiti" e ci racconta la loro storia.
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Descrivere la trasformazione da paesaggio di mare a paesaggio di montagna non è semplice. Alberto Angela ce ne parla in questo video.
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Una delle più suggestive leggende delle Dolomiti spiega perché queste montagne si tingono di rosa.
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