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Nei film dei fratelli Taviani, la musica ha un peso importante, paragonabile a quello di un personaggio. A parlare del loro rapporto con la musica è il compositore Nicola Piovani, che tra le varie opere ha curato e prodotto la colonna sonora di "La Vita è bella" di e con Roberto Benigni.
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In alcune scene dei film dei fratelli Taviani la vera protagonista è la musica. In Allonsanfàn, la colonna sonora "Rabbia e tarantella", composta da Ennio Morricone, è stata riutilizzata da Tarantino. Padre Padrone è un film che utilizza una pluralità di linguaggi diversi: rumori, suoni, musica, sospiri, parole che si alternano e si confondono sullo sfondo essenziale, aspro e conciso della trama.
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Il protagonista di "Padre padrone" è costretto dal padre a vivere esiliato nei campi lontano da tutti. Imparare a suonare la fisarmonica sarà il primo gesto che lo porterà alla sua totale emancipazione. Ancora una volta è riconosciuta l'importanza della musica nei film dei fratelli Taviani, come confermano le musiche di Piovani nel film "La notte di San Lorenzo".
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I fratelli Taviani raccontano episodi della loro adolescenza vissuta nella tensione continua per via degli attacchi da parte dei fascisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
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I fratelli Taviani ci svelano alcuni degli escamotage usati durante le riprese del film "La notte di San Lorenzo" e ci raccontano come siano riusciti ad accostare una particolare sequenza del film con il caposaldo della letteratura greca, L’Iliade.
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I racconti di chi ha lavorato con i fratelli Taviani narrano di un rapporto tra i due basato su un dialogo costruttivo e un'idea sempre chiara e precisa dei loro film.
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L'ultima parte dedicata ai fratelli Taviani si conclude con un sopralluogo dei registi per il loro terzultimo film. Seppur ottantenni, i Taviani non perdono la loro grinta e l'immaginazione. Vittorio ci lascerà nel 2015 all'età di 88 anni. Paolo invece oggi ha 89 anni e ha girato "Leonora addio", in uscita nei prossimi mesi.
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Tex Willer arriva nel quarantotto e racchiude in sé le tre caratteristiche fondamentali di un giustiziere. Non è mai stato sconfitto e la sua longevità è incredibile.
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Tex è un eroe che brilla per la sua unicità, Cerchiamo però di capire chi c'è dietro il personaggio di Tex e per quale motivo si concede poco al pubblico.
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Andiamo a conoscere più da vicino chi erano Gianluigi Bonelli e Aurelio Galleppini, quali erano le loro differenze e cosa invece li accomunava.
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Il rapporto tra Gianluigi e Sergio Bonelli era molto complesso, ma questo non gli ha impedito di realizzare il progetto di Tex, personaggio che ha fatto la storia del fumetto italiano.
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In questo video viene posta l'attenzione sugli affetti di Tex. Si parla infatti del figlio, sempre a confronto con il padre, e della moglie, Lilith, scomparsa molto presto.
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Tex è un personaggio che assomiglia al suo creatore che a sua volta, però, ha anche dei suoi punti di riferimento. Vediamo anche cosa c'è dietro una copertina di Tex.
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Diabolik è il più grande criminale dei fumetti. Qui viene raccontato da diverse voci che concordano sul fatto che sia un ladro che costantemente sfida il potere.
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Diabolik è un ladro e un assassino, tuttavia ha le sue regole etiche. Decide che Clerville è la sua partia di elezione, guida una Jaguar e con le sue maschere può assumere molte identità. Sicuramente però non sente il bisogno di abbattere il sistema.
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