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Giuliano e Vera narrano alcuni episodi accaduti nel corso delle riprese dei film "Ad ogni costo" e "Gott mit uns". Inoltre, Vera racconta come sia stato naturale per Giuliano accogliere Elisabetta nella sua vita.
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Giuliano e Vera hanno condiviso il loro rifiuto nei confronti dell'intolleranza. Un episodio in particolare ha sconvolto Giuliano: Ferdinando Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, due attivisti e anarchici italiani emigrati negli Stati Uniti nei primi anni nel Novecento, furono ingiustamente arrestati e processati con l'accusa di omicidio, ed infine giustiziati sulla sedia elettrica il 23 agosto 1927.
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Il film di Giuliano e Montaldo Sacco e Vanzetti narra la vicenda realmente accaduta di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, due anarchici italiani emigrati negli Stati Uniti d'America a inizio Novecento. Il film ebbe un successo enorme e fu proprio grazie ad esso che, a cinquant'anni esatti dalla loro morte, il 23 agosto 1977 Michael Dukakis, governatore dello Stato del Massachusetts, riconobbe ufficialmente gli errori commessi nel processo e riabilitò completamente la loro memoria.
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La giustizia sociale e l'impegno politico sono due cause che hanno sposato Giuliano e Vera e che hanno condiviso nella loro storia d'amore. Si vede anche nella scelta dei temi trattati nei loro film, come quello su Giordano Bruno interpretato da Gian Maria Volontè.
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Il regista Giuliano Montaldo racconta che l'idea del film su Marco Polo venne all'allora direttore della RAI, dopo avere incontrato i membri di una delegazione italiana di ritorno da un viaggio a Pechino verso la fine degli anni '70. La delegazione era rimasta piacevolmente sorpresa nel vedere che i funzionari cinesi brindavano a Marco Polo come a un "italiano amico della Cina". Lo sceneggiato fu girato in ben tre continenti diversi.
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Inti, il nipote di Giuliano e Vera, raggiunse i nonni in Cina per le riprese di "Marco Polo" durante le vacanze estive. Fu un'esperienza molto bella ed importante per l'allora bambino, che gli permise di creare uno splendido rapporto con i nonni.
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Finite le riprese di "Marco Polo" in Cina, Vera e Giuliano iniziano a lavorare alla produzione di "Gli occhiali d'oro", un film basato sull'omonimo romanzo di Giorgio Bassani. Al film hanno partecipato attori come Stefania Sandrelli, Rupert Everett e Philippe Noiret.
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La prima proiezione a Venezia del film "Gli occhiali d'oro" fu un successo. Anche Bassani, l'autore dell'omonimo romanzo, ne restò piacevolmente colpito. Inti e sua madre parlano del rapporto di coppia tra Vera e Giuliano.
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Arrivano molte proposte a Giuliano Montaldo e ogni volta lui rimane stupito. Ma il vero colpo di scena resta nel fatto che in ogni ruolo che ricopre incontra persone che amano il cinema quanto lo ama lui.
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La carriera di Giuliano come attore non è sempre stata vista come un successo, in particolare dalla sua famiglia. A sessantotto anni però, dopo essere stato anche aiuto regista e regista, arriva la rivincita.
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Vera e Giuliano sono due veri fan l'uno dell'altra. Ma Vera non può fare a meno di preferire la regia di Giuliano alle sue capacità di attore.
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Giuliano e Vera si chiedono a vicenda cosa vorrebbero fare nel futuro e insieme esplorano l'idea di rivisitare i luoghi che hanno amato. Vera però ha un'idea piuttosto orignale e Giuliano alla fine andrebbe ovunque con lei.
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L'Accademia di Francia è un'istituzione artistica francese situata a Roma a Villa Medici, che accoglie in residenza artisti e ricercatori per consentire loro di portare avanti i propri progetti di ricerca. Fu Napoleone, agli inizi dell'Ottocento, a trasferire l'Accademia a Villa Medici con l'intenzione di salvaguardare un'istituzione già minacciata dalla rivoluzione, permettendo ai giovani artisti di continuare a scoprire e conoscere i capolavori dell'antichità e del Rinascimento.
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Comincia il tour di questa fantastica e suggestiva villa. Tra moderno e antico, la vista di incredibili bellezze artistiche suscita emozioni notevoli.
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In questo viaggio all'interno della magnifica Villa Medici non è difficile immaginare come potesse dormire Ferdinando...
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