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Se la cultura rende liberi, allora la soluzione per combattere le disuguaglianze sociali non può che essere l'istruzione. Rita Levi Montalcini ne è la prova: proveniente da una famiglia ebrea, ha vissuto e si è formata durante il regime di Mussolini.
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Il commissario Manara è una serie televisiva italiana di genere poliziesco, spin-off di "Una famiglia in giallo", che ha come attore protagonista Guido Caprino, nel ruolo di Luca Manara. Il genere è un binomio di giallo poliziesco e commedia sentimentale.
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Tempo di cambiamenti per il distretto di polizia dove è ambientata la vicenda: deve essere nominato un nuovo commissario e l'ispettore Toscani spera di essere promosso, ma sarà Luca Manara il nuovo commissario. Non c'è neanche tempo per le presentazioni, che arriva una telefonata. Viene ritrovato il corpo del professor Lenni. Dai primi accertamenti e per le gravissime condizioni mediche dell'uomo si pensa subito a un suicidio.
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Da una chiacchierata tra Manara e il questore scopriamo che il trasferimento è una punizione per il comportamento troppo elastico nei confronti delle regole, ma soprattutto per la relazione avuta con la moglie del questore dove era in servizio. Luca vorrebbe un nuovo trasferimento, ma viene messo in guardia subito: non lo avrà finché non dimostrerà di essere vero Commissario.
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Anche l'ispettrice di polizia esperta in scene del crimine entra in forza presso il distretto. Il primo incontro tra i due nuovi arrivati non è però dei migliori: lui sembra felice di rivederla, lei gli tira uno schiaffo e scappa ancora prima di salutarlo. Lara e Luca infatti hanno frequentato insieme la scuola di Polizia. E il Commissario la ricorda come Lara la ranocchia, la "secchiona" del corso.
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La nuova ispettrice ha forti problemi anche a rimanere nella stessa stanza di Manara e si arrabbia quando lui sembra non ricordare nemmeno il motivo di tanto astio. Poi dall'obitorio arriva il referto dell'autopsia, che contrasta la teoria del suicidio.
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Il commissario cerca di farsi dare la sua camera, ma ma non è molto credibile come commissario, finché non si identifica. Nel frattempo, la zia della Rubino, madre del vecchio ispettore, intuisce già che Lenni non si è suicidato, ma che è stato vittima di un delitto.
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Mentre il giardiniere porta ancora le conseguenze dello shock per la morte del professore, la nuova arrivata poliziotta cerca di fare delle ulteriori verifiche sul suicidio di Lenni. Si crea una sorta di complicità tra le due uniche donne del commissariato.
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Italia toscano
I problemi sorgono quando il referto dell'autopsia contrasta la teoria del suicidio. Il questore è portato ad archiviare comunque il caso per non sollevare polveroni ma non sa quello che lo aspetta: Manara è intenzionato a fare un supplemento d'indagine e così sarà!
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Dopo i sospetti del suicidio, il passo successivo è quello di controllare nuovamente la villa del professore defunto e là, Lara trova l'ex moglie di Lenni che ha violato i sigilli giudiziari per prendere le chiavi della cassetta di sicurezza dell'ex marito.
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Dopo aver parlato nuovamente con la figlia del professore, si scopre che l'alibi della moglie non regge. Quindi il commissario è sempre più convinto che Lenni sia stato assassinato.
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Il testamento di Lenni riserva una sorpresa: mentre la moglie è esclusa, qualcun'altro invece no...
La signora Caterina arriva a delle conclusioni un po' strane.
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Lara ritrova un vecchio appunto del professor Lenni, dal quale poi capisce che Masini non ha mai preso la laurea. Va allo studio insieme al commissario, dove il dottore intanto si prepara a una fuga invana.
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Il dottor Masini confessa di aver falsificato il suo diploma, in modo da poter esercitare la sua professione di medico. Ma l'omicidio di Lenni non è stato intenzionale, perché l'anziano dottore aveva minacciato di denunciare Masini, se questo non l'avesse aiutato a morire.
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Il caso dell dottor Lenni verrà archiviato come omicidio del consenziente, visto che si trattava di una mincaccia sulla pelle del dottor Masini. Intanto, il commissario chiede di nuovo notizie sul suo trasferimento, ma continua la disputa tra lui e il questore.
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