Il maresciallo La Macchia ha svolto un ottimo lavoro sulle indagini che coinvolgono i contadini della zona che si sono improvvisamente arricchiti. Imma vuole vederci chiaro e cerca la complicità di Don Mariani riguardo alcune conversazioni fatte qualche anno prima.

Don Mariani non sembra essere troppo d'aiuto al momento, ma Imma continua ad investigare. Tra insulti e crisi della figlia, la dottoressa non vuole certo lasciare il caso.

Imma continua a investigare sulla morte di Nunzio. Fa convocare il Sig. Palma per fargli una domanda ben precisa e, dalla risposta, le indagini proseguono verso la strada dei rifiuti tossici. Sarà proprio una metafora a fare chiarezza?

Milena parla con Imma della sua gravidanza e di come reagì Nunzio alla notizia. Imma le chiede del rapporto tra Nunzio e suo padre e di come fosse cambiato nel corso del tempo.

Un gesto scellerato di un padre nei confronti di un figlio non è mai facile da capire e accettare. Rosario confessa ad Imma cosa è accaduto con suo figlio Nunzio.

Fulvio Benelli, coautore del libro "Crimine infinito" legge un estratto del suo romanzo.

Dopo aver scoperto che Nunzio è stato ucciso da suo padre, Imma fa una sorpresa a Valentina e la rende davvero felice!

I narratori leggono due scene di una storia narrata nel libro. La prima si svolge in una caserma dei carabinieri in cui la stampante sta causando qualche disagio. L'altra, racconta i festeggiamenti del Teramo calcio negli spogliatoi a fine partita.

Mentre i pastori tedeschi fiutano nella Range Rover e l'italo-australiano continua a parlare, Barreca riesce ad installare una microspia nell'auto. Negli spogliatoi del Comunale, Andrea si gode la sua doccia ed è l'ultimo a lasciare lo stadio. Dopo aver fatto due chiacchiere con il compagno di squadra Massimo, Andrea si mette in viaggio verso la Calabria.

L'ispettore Lojacono viene trasferito presso il commissariato di Pizzofalcone. Arrivato lì, il poliziotto Guida lo accoglie con superficialità ma Lojacono gli fa presente che non è questo il modo di presentarsi.

Il dottor Palma presenta Lojacono alla squadra del commissariato di Pizzofalcone che sarà operativa ancora solo per qualche mese.

L'agente scelto Aragona ha letto i dossier dei suoi colleghi per sapere cosa hanno combinato nel corso della loro carriera. È così che scopriamo di cosa è stato accusato Giuseppe Lojacono.

In commissariato arriva una chiamata e anche se non si tratta di ordinaria amministrazione, Lojacono decide di svolgere il suo lavoro e recarsi sul luogo.

Il giornalista, scrittore e studioso di Roma antica, Fulvio Berelli, ci porta a Piazza Navona e ci racconta la storia di due monumenti straordinari: la chiesa di Sant'Agnese e la fontana dei Quattro Fiumi.

Lojacono intravede un oggetto sotto il tavolo che ha tutta l'aria di essere l'arma del delitto. Il vicequestore manda via Lojacono in malo modo in quanto casi del genere non competono alla questura di Pizzofalcone.