La passione e l'utopia è il documentario sui fratelli Taviani, in cui i due registi cinematografici si raccontano, fra aneddoti e ricordi. Il documentario ripercorre i luoghi che hanno contraddistinto il cinema di Paolo e Vittorio e racconta il lungo sodalizio durante il quale i due fratelli hanno realizzato decine di pellicole, che oltre ad aver fatto la storia del cinema italiano, hanno ricevuto diversi riconoscimenti all'estero.
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Era il 27 maggio del 1977 quando il film "Padre padrone" di Paolo e Vittorio Taviani vinse a sorpresa la Palma d'oro al festival di Cannes. Un altro film dei Taviani premiato non molto tempo fa è "Cesare deve morire", un film che si rifà alla tragedia shakespeariana "Giulio Cesare".
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A ottant'anni i due fratelli registi si sentono ringiovaniti e più coraggiosi e se ne rendono conto quando girano "Cesare non deve morire" nel 2012.
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Continua il racconto della produzione del film "Cesare deve morire", di come i detenuti di massima sicurezza recitano Shakespeare e della realizzazione di una colonna sonora diversa, eseguita con un sassofono.
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Nei film dei fratelli Taviani, la musica ha un peso importante, paragonabile a quello di un personaggio. A parlare del loro rapporto con la musica è il compositore Nicola Piovani, che tra le varie opere ha curato e prodotto la colonna sonora di "La Vita è bella" di e con Roberto Benigni.
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In alcune scene dei film dei fratelli Taviani la vera protagonista è la musica. In Allonsanfàn, la colonna sonora "Rabbia e tarantella", composta da Ennio Morricone, è stata riutilizzata da Tarantino. Padre Padrone è un film che utilizza una pluralità di linguaggi diversi: rumori, suoni, musica, sospiri, parole che si alternano e si confondono sullo sfondo essenziale, aspro e conciso della trama.
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Il protagonista di "Padre padrone" è costretto dal padre a vivere esiliato nei campi lontano da tutti. Imparare a suonare la fisarmonica sarà il primo gesto che lo porterà alla sua totale emancipazione. Ancora una volta è riconosciuta l'importanza della musica nei film dei fratelli Taviani, come confermano le musiche di Piovani nel film "La notte di San Lorenzo".
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I fratelli Taviani raccontano episodi della loro adolescenza vissuta nella tensione continua per via degli attacchi da parte dei fascisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
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I fratelli Taviani ci svelano alcuni degli escamotage usati durante le riprese del film "La notte di San Lorenzo" e ci raccontano come siano riusciti ad accostare una particolare sequenza del film con il caposaldo della letteratura greca, L’Iliade.
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I racconti di chi ha lavorato con i fratelli Taviani narrano di un rapporto tra i due basato su un dialogo costruttivo e un'idea sempre chiara e precisa dei loro film.
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L'ultima parte dedicata ai fratelli Taviani si conclude con un sopralluogo dei registi per il loro terzultimo film. Seppur ottantenni, i Taviani non perdono la loro grinta e l'immaginazione. Vittorio ci lascerà nel 2015 all'età di 88 anni. Paolo invece oggi ha 89 anni e ha girato "Leonora addio", in uscita nei prossimi mesi.
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