Mirò e i suoi amici oggi vogliono organizzare una festa. Scatola porta in dono dei sacchetti di carta. A cosa potranno servire? A farci delle maschere, naturalmente! Mirò e i suoi amici sceglieranno di disegnarci sopra ciascuno il volto di un animale diverso.

Oggi la Scatola magica arriva piena di scampoli di tante stoffe diverse. Mirò e i suoi amici scelgono quelle che preferiscono. Poi si divertono a indossarle inventando in questo modo dei buffi travestimenti.

Salve a tutti sono Mirò, un gatto con tanti amici e una scatola magica. Oggi vi presento l’orsacchiotta Bea, la mia migliore amica, Lele l’elefantino, Krokka la coccodrilla, il riccio Rik, Civ la civetta magica e Pef il pesce volante.

Non c'è età per provare emozioni e questa dolce canzoncina ce lo ricorda.

Ormai manca poco al Natale e questa dolce canzone cantata dallo storico Coro dell'Antoniano ci comincia a trasportare nell'atmosfera magica del Natale.

Questa è una fiaba antica, ma ancora oggi c'è chi muore per apparire più bella o più bello.

Chi è la più bella del reame? Quanto conta ancora oggi l'apparenza? Questa antica fiaba ci aiuta a trovare la risposta. Buona visione.

L'aspetto esteriore è quello che vediamo per primo e spesso giudichiamo le persone dall'apparenza. Questa fiaba ci aiuta a riflettere.

Chi non conosce la storia della Bella e la Bestia? In questa parte tutto comincia...

Siamo arrivati alla morale di questa favola. È giusto avere paura? Si, per potersi salvare è importante avere paura, ma è altrettanto importante saper reagire. Buona visione.

Arianna narra la storia de "I tre porcellini", una fiaba tradizionale europea. Nella sua forma forse più nota, la storia apparve nelle English Fairy Tales di Joseph Jacobs del 1890.

La morale di questa fiaba qual'è? Forse che non bisogna fare scelte azzardate? Trovala tu dopo aver visto la seconda ed ultima parte della Sirenetta. Buona visione.

Anche il Sole deve fare il suo lavoro, altrimenti tutto diventa buio...

Una altra fiaba classica dello scrittore danese Hans Christian Andersen, scritta nel 1836.

Se andassimo in letargo ci perderemmo tante cose belle.... chissà Dixi come la pensa!