"Non è mai troppo tardi" è una serie televisiva italiana che racconta la storia di Alberto Manzi, professore e conduttore televisivo del programma intitolato Non è mai troppo tardi. Corso di istruzione popolare per il recupero dell'adulto analfabeta. Questo programma fu mandato in onda dal 1960 al 1968, con il fine d'insegnare lettura e scrittura agli italiani fuori età scolare ancora totalmente o parzialmente analfabeti.
Difficoltà: Intermedio
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Alberto Manzi, protagonista di questa serie TV, si prepara a condurre il programma "Non è mai troppo tardi. Corso di istruzione popolare per il recupero dell'adulto analfabeta". Poco prima di entrare in scena, Alberto osserva dalla finestra dei ragazzi che giocano a pallone e da lì parte un flashback della sua vita quindici anni prima.
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Il neodiplomato Alberto Manzi scopre di essere vittima di un errore che lo lascia fuori dalle graduatorie per poter ottenere una cattedra d'insegnamento. Il giovane però, non si dà per vinto e va in cerca di una spiegazione.
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Il maestro Manzi arriva al riformatorio e il direttore lo istruisce per bene su tutto ciò che si può e non si può fare.
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Dopo l'assegnazione della cattedra, Alberto si reca al carcere minorile per cominciare le sue lezioni. Non si può dire che sia stata una bellissima accoglienza... Intanto, la ricerca di Ida continua, ma sembra davvero essere sparita.
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Eugenio non è più disposto a fare il maestro, decide di cambiare lavoro e prova a convincere Alberto a fare lo stesso. Alberto però non vuole arrendersi: è convinto che i ragazzini siano il futuro.
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Con tutta la buona volontà, Manzi fa tanta fatica a farsi accettare ed ascoltare dai ragazzi del riformatorio, specialmente senza il supporto del direttore. All'ufficio scolastico, Manzi si lamenta di non avere gli strumenti giusti per poter svolgere il suo lavoro.
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Alberto finalmente ha ritrovato Ida ed è molto emozionato e felice di rivederla, ma lo stesso non si può dire di lei...
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Dopo aver trascorso la notte sulla panchina di fronte a casa di Ida, Alberto torna dai suoi ragazzi e prova ancora una volta a convincerli ad ascoltarlo.
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Dopo aver trovato le lettere di Alberto mai ricevute, Ida e Alberto si ricongiungono e sono pronti ad amarsi più di prima.
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Alberto Manzi si distingue anche all'università; ha un'ottima media ed è il migliore degli allievi. In riformatorio, Ricotta viene allontanato per aver picchiato un superiore, ma Manzi convince il direttore a lasciarlo al riformatorio con gli altri ragazzi.
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Dopo aver riportato Ricotta dai suoi compagni, Alberto Manzi inizia la sua prima lezione. Senza libri né matite, i ragazzi si ritrovano in cortile ad osservare il cielo.
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Alberto e i ragazzi si sdraiano sul pavimento a guardare le nuvole nere che stanno portando un bel temporale. In un'atmosfera euforica e gioviale, Alberto convince i ragazzi a imparare a leggere e a scrivere. Infine, Alberto porta Ida e Alda nel loro nuovo e bellissimo appartamento.
Difficoltà: Intermedio
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Alberto è deciso a insegnare ai suoi ragazzi a leggere e a scrivere e non si ferma neanche davanti al dissenso del direttore. Così, con l'aiuto di Ida e i consigli dei suoi ragazzi, riesce a portare loro qualche foglio e un paio di matite.
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Alberto riesce a portare ai ragazzi delle matite che permettono loro di iniziare a scrivere delle parole semplici, come i loro nomi.
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Alberto raccoglie tutto quello che hanno scritto i suoi ragazzi e decide di creare un giornalino. Ricotta, Felice, Tommaso e gli altri hanno trovato nella scrittura il modo per esprimere i loro pensieri più profondi.
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